Cosa serve per esportare vino con successo?

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Nell’ultima newsletter, Elledue ha voluto intervistare il nostro direttore. Abbiamo ottenuto la possibilità di condividerla per i nostri lettori.

Quali sono le necessità di base per esportare il vino con successo?

Lisa De Leonardis, direttore di Wine Pro Academy, non ha dubbi:

Capacità di investimento, innanzitutto, perché portare con successo un vino all’estero e fare in modo che sia riconosciuto, scelto e poi ancora richiesto dai consumatori non è di sicuro un processo breve e semplice. Chi si aspetta numeri interessanti su un Paese entro due o tre anni non sa di cosa parla.
E poi conoscenza dei meccanismi e dei processi, in poche parole consapevolezza perché ci sarà bisogno di molte competenze esterne e per saperle scegliere con sapienza, senza andare incontro a dispendi di tempo, denaro ed energie, bisogna sapere cosa si deve fare”.

Cosa suggerisci ai produttori per migliorare l’export velocemente?

“In questi anni abbiamo conosciuto molti viticoltori lungimiranti che sono riusciti a fare grandi cose sui mercati internazionali, in modi differenti. Non parliamo solo di grandi brand ma anche e soprattutto di cantine piccole e medie.

Per rispondere alla domanda devo pensare a cosa accomuna queste esperienze di successo: credo che ci siano tre pilastri sempre presenti:

  • Conoscenza profonda dei Paesi e dei mercati che si vogliono raggiungere (diretta o mediata da operatori internazionali)
  • Una tabella di marcia precisa e coerente con gli obiettivi, condivisa con tutta l’azienda e quindi ben chiara a tutti
  • La consapevolezza degli step da affrontare prima di passare alle fiere, agli incontri con gli importatori e a tutte le attività che stanno solo a valle del processo”.

La formazione è la chiave

“Il mio consiglio per tutte la aziende è di formarsi o far formare il personale interno. Quella del Wine Export Manager è una professionalità specifica e sempre più necessaria in un mondo in evoluzione e poi di scegliere gli eventi con ponderazione e con la giusta preparazione”.

Sono nuovi, sono SMART

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