Rapporto export del vino 2024: tengono le denominazioni

8 Aprile 2024

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L’export del vino italiano nel 2023 ha registrato un valore di 7,8 miliardi di euro, in calo dello 0,8% rispetto al 2022. Nonostante questa leggera flessione, il settore vitivinicolo italiano rimane un comparto fondamentale per l’economia del Paese, con un fatturato complessivo di 13,8 miliardi di euro e un’incidenza del 10% sul totale dell’agroalimentare.

Lo racconta il report Ismea che sarà presentato nel prossimo Vinitaly.

Le denominazioni più vendute all’estero

Analizzando i dati nel dettaglio si evince che:

  • I vini Dop hanno registrato una crescita in valore (+0,4%) a 5,2 miliardi di euro, confermandosi la categoria più importante dell’export vinicolo italiano.
  • I vini Igp hanno subito un calo del 3,5% in valore, attestandosi a 1,67 miliardi di euro.
  • I vini comuni e varietali hanno registrato un calo del 2,2% in valore.

In termini di volumi, l’export è diminuito del 3,2% per i vini Dop, del 2,2% per i vini Igp e del 4,5% per i vini comuni e varietali.

Le principali destinazioni dell’export del vino italiano

  • Stati Uniti (primo mercato con un valore di 1,6 miliardi di euro)
  • Germania (secondo mercato con un valore di 830 milioni di euro)
  • Francia (terzo mercato con un valore di 730 milioni di euro)

Le tendenze dell’export del vino da evidenziare

  • Aumento della quota di mercato dei vini bianchi e spumanti: i vini bianchi e spumanti hanno registrato una crescita in valore, mentre i vini rossi hanno subito un calo.
  • Maggiore concentrazione delle esportazioni: i primi tre mercati (Stati Uniti, Germania e Francia) assorbono il 37% del valore totale dell’export.

Sfide e opportunità per il futuro

  • Clima e sostenibilità: il cambiamento climatico rappresenta una sfida importante per il settore vitivinicolo italiano. Le aziende dovranno adottare misure per mitigare gli effetti del clima e rendere la produzione più sostenibile e comunicarle nel modo giusto.
  • Competizione internazionale: l’Italia si trova ad affrontare una forte concorrenza da parte di altri Paesi produttori di vino. Le aziende dovranno rafforzare la propria competitività puntando sull’innovazione e sulla qualità.
  • Nuove opportunità di mercato: l’export del vino italiano ha un grande potenziale di crescita in nuovi mercati, come quelli emergenti. Le aziende dovranno investire nella promozione e nella commercializzazione dei propri prodotti in questi mercati.

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