Export management per aziende vitivinicole: Tiberio si racconta

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Alessandra Tiberio è una giovane produttrice di vino. Si occupa di export all’interno dell’azienda agricola di famiglia, con sede a Casalbordino (Chieti) a pochi km dalla costa Adriatica. 
L’azienda è stata fondata dal papà, Alberto Tiberio, nel 1980, e questo ha permesso ad Alessandra ed al fratello Valentino di fare di una passione, il loro lavoro.

Nonostante la sua giovane età, Alessandra, ha un grande bagaglio d’esperienze nel settore del vino e proprio un anno fa ha deciso di approfondirle ulteriormente partecipando al master in “Wine Export Management” di Pescara.

Da dove nasce la tua passione per il vino? 


La mia passione per il mondo del vino nasce osservando il lavoro di mio padre quando, fin da piccola, lo raggiungevo in cantina per sentire l’odore del mosto in fermentazione, il profumo della carta che viaggiava da un ufficio all’altro, i rumori dell’imbottigliamento e il vocio delle persone che entravano e uscivano dal punto vendita.

Ancor prima di mettersi in proprio, infatti, mio padre ha amministrato la Cantina Cooperativa “Madonna dei Miracoli” di Casalbordino per circa 30 anni, dei quali gli ultimi 18 nelle vesti di Presidente e Responsabile Commerciale. A tutto questo si aggiunge il privilegio di aver vissuto con i nonni paterni, contadini da sempre, i quali, oltre a trasmettermi l’amore per il vigneto e per la vita nei campi, mi hanno cresciuta all’insegna dei veri valori della vita, come l’umiltà e il gusto della semplicità.

Quando hai deciso di continuare il lavoro iniziato da tuo padre?

Nel 2008, quando ci siamo messi in proprio. La mia è stata tutt’altro che una scelta combattuta: dopo aver conseguito la Laurea Specialistica nella bellissima città di Roma, ho deciso di ritornare nel meraviglioso e difficile Abruzzo per continuare il lavoro dei miei nonni, dare un futuro importante alla scommessa di mio padre e far crescere l’azienda di famiglia.

Quali vitigni coltivate e quali vini imbottigliate?

Nel pieno rispetto per i metodi dell’Agricoltura Biologica, coltiviamo le uve di Fiano, Falanghina, Pecorino, Pinot Grigio, Montepulciano, Cabernet-Sauvignon, Merlot e Syrah. Ad oggi, imbottigliamo prevalentemente il Montepulciano d’Abruzzo DOC e il Pecorino IGT “Terre di Chieti” in purezza; realizziamo diversi blend con le altre uve e restiamo in attesa di imbottigliare il Pinot Grigio, a partire dalla prossima vendemmia.

Quali sono le qualità o le caratteristiche che una persona deve avere, o acquisire, per gestire bene un’azienda vinicola?

Io posso dire quelle che mi contraddistinguono: il bisogno di studiare, di informarsi, di aggiornarsi e leggere continuamente per migliorare la cultura personale in questo settore così complesso e dinamico. A mio avviso, è importantissimo essere curiosi, avere la voglia di conoscere, di viaggiare e scoprire cose nuove, per poi farle proprie all’interno dell’azienda fino renderla originale e distintiva. Lo sviluppo di una professione nel mondo del vino richiede, inoltre, serietà, conoscenza delle lingue straniere e, allo stesso tempo, amore, creatività, ottimismo e coraggio.

Il tuo interesse per la gestione delle imprese e per il marketing puoi definirlo più come un “destino già scritto” oppure come una vera passione che si è incontrata con la storia della tua famiglia?

Questa è davvero una bella domanda… Sicuramente il mio percorso di studi ha contribuito molto alla definizione del mio attuale interesse per il marketing e la direzione dell’azienda. Da piccola sognavo di diventare una hostess e per questo motivo mi sono iscritta al miglior Liceo Linguistico della zona, il Cambridge Institute di Lanciano; nel corso dell’ultimo anno delle superiori, ancor prima di sostenere l’esame di stato, sono stata ammessa al test d’ingresso della LUISS Guido Carli di Roma, dove mi sono laureata in Economia e Direzione delle Imprese – Marketing Management. Il tutto, senza immaginare che quelle competenze acquisite mi sarebbero servite entrambe per lavorare all’interno della mia azienda. Oggi, dunque, posso dire che ad influenzare il mio carattere e la mia professione sono stati gli studi liceali ed universitari, ma mi piace pensare anche al fatto che proprio quello fosse “il mio destino già scritto”.

Da sempre, possiamo dirlo, ti occupi di produzione e di vendite. Cosa ti ha spinta a partecipare ad un master sull’export management del vino?

I motivi sono essenzialmente 3. Avendo, il Master, sede a Pescara ho pensato di poter seguire tranquillamente le lezioni e gestire bene tutti gli impegni di lavoro, grazie alla formula weekend. Il contributo economico richiesto non mi è sembrato eccessivamente oneroso, rispetto ad altri percorsi simili e, soprattutto, si è trattato del primo e unico Master che analizza da vicino il mondo del vino e l’importanza delle esportazioni, va in pratica nello specifico, contrariamente ad altri corsi che continuano a rimanere troppo generici. La decisione di conseguire un Master sull’export del vino è nata proprio per la sua specificità, in cui ho visto la possibilità di formarmi e acquisire una maggiore indipendenza sul piano professionale e decisionale all’interno della mia azienda.

Il master è suddiviso in sei moduli, quali di questi pensi sia più importante per far crescere la tua azienda e perché?

Ad essere sincera, trovo difficile dare priorità ad uno o più di essi, perché li ritengo tutti indispensabili per lo sviluppo e la crescita delle piccole aziende come la mia. Tuttavia, se dovessi fornire una mia preferenza, sceglierei indubbiamente i moduli che riguardano la comunicazione vitivinicola, il controllo dei costi e del budget e il digital marketing.

Hai intenzione di concentrarti sull’export dei tuoi vini ora? Quali saranno le tue prossime azioni (se puoi raccontarcele) che compirai nella tua azienda di famiglia grazie alle conoscenze acquisite nel Master?

Sì, continuerò a dedicarmi all’export dei nostri vini, ma allo stesso tempo non trascurerò il mio Paese, che adoro. Continuerò a viaggiare, in cerca di nuovi contatti in Italia e all’estero, senza mai dimenticare i clienti già acquisiti. Grazie anche alle nuove conoscenze e competenze acquisite durante il Master in Wine Export Management, ho aperto due nuovi mercati, quello Canadese e quello Svizzero. Con non poche difficoltà, i nostri prodotti, oggi, sono già lì.

Saluta i lettori con una tua massima.

“Volere è potere”. E’ il mio portafortuna dai tempi dell’università quando, da sola, mi sono trovata ad affrontare un percorso di studi e di vita completamente diverso da quello iniziato al Liceo. Una frase che mi ha sempre dato coraggio e ottimismo nei momenti di difficoltà e nel raggiungimento dei miei obiettivi. Una massima in cui credo sempre di più, ogni volta che dimostro di valere di più di chi ostenta o si improvvisa una persona migliore di me.




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